Poeta e drammaturgo inglese. Appartenente al gruppo degli University Wits,
studiò a Oxford, quindi tornò a Londra, dove condusse una vita
inquieta e irregolare e scrisse per la corte versi e opere teatrali di argomento
diverso (storico, biblico, mitologico). Le sue commedie, in particolare, sono
caratterizzate da una spiccata fantasia unita a un sottile gusto parodistico,
come risulta dalla migliore di esse,
Il racconto delle comari (pubblicata
nel 1595, ma già rappresentata negli anni precedenti). Anche le altre
commedie tuttavia mantengono inalterato un certo valore, per la vivacità
e per il gusto del pittoresco che le anima:
Il giudizio di Paride,
La
battaglia di Alcazar,
Edward I,
L'amore del re David e della bella
Betsabea. Sono attribuite a
P. anche le traduzioni dell'
Ifigenia
in Aulide e dell'
Ifigenia in Tauride di Euripide, che però non
ci sono giunte (Londra 1556 circa - 1596).